February 17, 2016 | 0 |
Il mercato del turismo non è in crisi, chiariamolo subito. La gente va in vacanza, si organizza in modo diverso ma ci va! Su questo non ci piove.
Se anche ci fosse un calo di viaggiatori, esistono sempre delle opportunità che non vengono colte ed esisteranno sempre tour operator che non vendono ed altri in overbooking.
Ciò che è cambiato è il processo decisionale che stà alla base della scelta di un viaggio. E’ cambiato il “rumore di fondo” che può influenzare tali scelte. E’ cambiato il metodo di prenotazione, il modo di attivare il passaparola e la facilità con cui le tantissime offerte possono essere comparate.
E’ però più facile acquisire dati, personalizzare al meglio le opzioni in base ai target di riferimento e quindi gestire l’esperienza del visitatore a proprio vantaggio per acquisire nuovi clienti. I dati provenienti dai social network sono alla base di qualsiasi scelta di marketing e di qualsivoglia campagna di advertising. I dati sono li, pronti per essere utilizzati con saggezza per customizzare e fornire ad ogni singolo gruppo di utenza il prodotto giusto.
I dati sono anche li a disposizione per capire come fidelizzare l’utente, come ottenere un “repeat business”, per comprendere come ottenere la loyalty.
Avremo modo di parlare di utilizzo dei dati ma prima è sicuramente necessario evidenziare alcune statistiche “macro” che riguardano il 2015 negli Stati Uniti:
Questa statistiche, per quanto generiche, contengono dati e fatti interessanti che la dicono lunga sulle azioni che è necessario intraprendere nel marketing turistico. Ma sono solo cenni generici, seguiteci e approfondiremo…eccome se approfondiremo!