February 15, 2016 | 0 |
Il modo migliore per intercettare persone che desiderano visitare una destinazione che gestisci? Semplice….verificare che siano appena arrivati.
Prima di tutto occorre fare una distinzione. Esistono turisti che organizzano il proprio viaggio di tutto punto mesi prima, e questi possono essere scovati solo grazie a campagne profilate, ma i più si limitano ad assicurarsi il volo per poi muoversi liberamente una volta giunti alla metà.
In questo caso ci rivolgiamo specificamente a questo gruppo di turisti. Il tipo di campagna più adatto da proporre prima che arrivino è decisamente proporre guide e supporti in loco.
Dove sono i luoghi migliori da visitare? Come ci si arriva? Come funziona la rete ferroviaria della tua regione?
La fiducia del viaggiatore si conquista meglio investendo guidandolo con consigli autentici a chi mostra interesse per una determinata meta, piuttosto che con offerte tambureggianti. Analizzando i dati sui social network, non è difficile comprendere chi sta pensando di andare in un tal posto. Così come, guardando agli hobby, si può facilmente scoprire se apprezza fare trekking, parapendio o se adora i centri benessere.
Molti turisti però arrivano a sorpresa, sono confusi, non hanno le idee chiare…
Per questi c’è quello che ci piace definire “l’airport marketing”. Quando un turista arriva è infatti probabile che faccia check in su Facebook o Foursquare in un aeroporto, twitti il suo stato d’animo e si scatti un selfie con le valigie in mano.
Monitorare gli aeroporti sui social network è una buona pratica di destination marketing. Non esitare a dare il benvenuto, a far domande sulle sue intenzioni e a porti come aiuto locale.
Indirizzarli ad un centro di informazioni locale, aiutarli a risparmiare, suggerire un ristorante ma ovviamente anche effettuare azioni di “upselling” del tuo prodotto.
Con Twitter ma anche con Instagram ad esempio è facile creare uno stream di ricerca geolocalizzato intorno ad un aeroporto.
A volte una certa destinazione non è conosciuta per una determinata attività e quello è esattamente il momento buono per far presente che in realtà quell’attività c’è eccome!
Un altro elemento fondamentale del dialogo che instaura con il turista attraverso i social riguarda il modo di gestire i viaggiatori cosiddetti “negativi”. Coloro i quali hanno avuto esperienze non positive esercitando il diritto di esternarle. Ignorarli è un delitto. Rispondere prontamente per gestire la negatività è invece il miglior modo per minimizzare il loro impatto e, anzi, far diventare queste persone dei veri e propri ambasciatori.
Gestire i commenti negativi però richiede una vera e propria policy ed una conoscenza approfondita delle dinamiche he regolano i social network.
Fornire il giusto grado di attenzione ad una persona delusa o arrabbiata è il primo passo per conquistare la sua fiducia, ma attenzione a mantenere le promesse ed a fornire una customer experience di qualità!
In generale il segreto del destination marketing è l’ascolto.
Esistono molti sistemi che analizzano i dati provenienti dai social media, noi in YABBA utilizziamo soprattutto Hootsuite’s Analytics.
Se si sta pensando di attrarre turisti provenienti dalla Gran Bretagna e siamo in grado di offrire un wine tour, un escursione in bici e una gita in barca, quale di questi prodotti avrà più probabilità di essere apprezzato? Saper utilizzare i dati è di fondamentale importanza non solo per elaborare una campagna ma anche per costruire il prodotto e attribuirgli il giusto prezzo.