March 2, 2017 | 0 |
Il nuovo aggiornamento relativo all’algoritmo di Google denominato Phantom ha decisamente fatto capire quali sono le direttive che regoleranno la SEO da adesso ai prossimi anni.
Come sempre capita, ci sono state vittime, come ad esempio il leggendario Ilsussidiario.net o anche forexinfo.it, il cui traffico organico ha subito un brusco declino causato dalla retrocessione di molte keyword.
grafico Ilsussidiario.net
Chi invece ha ottenuto vantaggi sono stati siti web che non hanno un taglio editoriale, ma che in realtà propongono un servizio estremamente rilevante per le query di riferimento. Ad esempio Optmaitalia, che propone un servizio relativo alle bollette della luce, gas, telefono e internet e che paradossalmente non disdegna di pubblicare articoli sull’ “aggiornamento valori FIFA 17”. Oppure il ben noto Facile.it, che propone un servizio di comparazione delle assicurazioni auto e che recentemente ha introdotto anche una sezione di articoli indubbiamente “smart”.
Ma quali sono esattamente con cui Phantom ha colpito?
Era da tempo evidente come l’eccessiva presenza di pubblicità e la lentezza di caricamento delle pagine sono due cause che possono compromettere in modo drammatico l’arrivo di traffico SEO. Si tratta infatti di due problematiche che incidono in modo negativo sulla “user engagement” e sull’usabilità di un sito web.
Per user engagement si intende rilevanza del contenuto rispetto alla query fatta sul motore di ricerca e Phantom non ha fatto altro che mettere maggiore enfasi su questo concetto:
RILEVANZA DEL CONTENUTO:
Google è in grado di valutare alla perfezione quanto il contenuto è considerato rilevante per l’utente. Questo a prescindere dall’ampiezza dell’articolo e dall’utilizzo di elementi multimediali come foto o video, che sono comunque graditi.
Troppi siti editoriali sono zeppi di notizie poco co-ordinate e scritte nella speranza di posizionare determinate keyword interessanti, ricevere traffico e quindi monetizzare con formati invadenti e poco attinenti all’argomento degli articoli.
Molto meglio oggi analizzare quel gruppo di utenti che si aspetta un certo tipo di contenuto (trend), scrivere in base a tale trend con un flusso di notizie pertinenti e ben congegnate e quindi monetizzare con formati pubblicitari rilevanti ed allineati con il contenuto.
In questo senso il “native advertising” ha un particolare appeal in quanto è parte integrante del contenuto e non interferisce con l’engagement degli utenti.
VERTICALITA’
Sono tanti i fattori che possono verticalizzare un argomento. Dal “look and feel” del sito alla qualità con cui viene scritto il contenuto.
Verticalità significa organizzare un contenuto di prestigio in modo da soddisfare l’utente al punto da fidelizzarlo. E’ infatti la “loyalty” che permette di ottenere citazioni e link in entrata e quindi popolarità e traffico da referral, elementi giudicati positivamente da Google.
Se io sto cercando una determinata macchina fotografica e vengo dirottato su un articolo che mi propone una foto-gallery perfettamente in linea con il prodotto ricercato ed un contenuto univoco di grande rilevanza, è chiaro che mi soffermerò a leggere.
Se poi il look and feel rispecchia l’argomento e gli altri articoli sono rilevanti e non riguardano notizie lontane dal mio argomento, è ancora più probabile che io navighi il sito ed interagisca.
Meglio quindi puntare su micro-temi rivolti a pubblici precisi e sforzarsi di produrre contenuto di pregio. Questo comporterà un maggiore sforzo editoriale ma anche la possibilità di utilizzare forme di monetizzazione più appropriate e meno invasive (affiliazioni, native adv ecc.).
UTILITA’ E RILEVANZA DEL CONTENUTO
E’ molto semplice. Se un utente digita “prestiti personali” su Google, è molto probabile che stia cercando di ottenere un preventivo per un prestito e non un articolo che parla le caratteristiche di un prestito personale per pensionati.
Google News è utile per avere un turnover di utenti ma se poi questi utenti non vengono fidelizzati Google se ne accorge eccome!
Essere autorevoli e beneficiarne a livello di traffico SEO oggi significa risultare estremamente utile e rilevante andando incontro alle esigenze di chi ci legge.
Non solo testi ma risorse e strumenti che possono servire all’utente per soddisfare la propria esigenza di contenuto.
Il problema è però sempre il solito. Troppi magazine che nel passato utilizzavano strategie editoriali senza logica e troppo orizzontali oggi si ritrovano con un mare magnum di contenuti poco appetibili, un dominio poco autorevole nonostante l’anzianità e i fasti passati e un brand con poca fidelizzazione.
La buona notizia è che Phantom apre nuovi scenari di crescita del traffico SEO per chi avrà la capacità di offrire un sito veloce, verticale, utile, usabile ed in grado di generare contenuti realmente utili e rilevanti rispetto alle motivazioni che spingono gli utenti a fare certe query.
Google non smetterà di effettuare le proprie valutazioni per l’erogazione del traffico prendendo in considerazione il comportamento, la soddisfazione e la capacità di un contenuto di favorire l’engagement. Editore avvertito….